Stefania Mirra - Circus planet
Oggi parliamo…
e scriviamo 🖋 …👢👠🥿👖🧥👘

Era il 2018 e di già mettevo nero su bianco le considerazioni del cambio stagione (www.alekosblog. cose). Mi lamentavo di quanto le cose insidiassero la mia vita senza sospettare che le insidie della vita sono ben altre che gli armadi pieni di roba … A distanza di qualche anno e di una evoluzione totale di vita insidiata dalle cose ben altre dalle cose che affollano gli armadi, mi pare tuttavia che la mia vita sia approdata, metaforicamente parlando, in una galassia parallela distante anni luce da quella della vita del 2018 ma con un sistema planetario esattamente identico a quello. Nel tripudio di rotazioni e rivoluzioni planetarie, il cambio stagione sbuca come un fungo dalla spazio senza atmosfera, piombando ancora nella mia giornata con lo scoppio dirompente degli oggetti non identificati vaganti nell’universo che, ad un certo punto del loro moto, decidono di puntare sul tetto della mia casa, da qui di schiantarsi direttamente nella mia camera e, dopo aver attraversato i miei armadi, riversarsi in frantumi sul mio letto. L’esplosione quest’anno si è verificata con molto ritardo rispetto ai normali avvicendamenti stagionali. Se ne stava, lo ammetto, a galleggiare a bagnomaria nella bacinella delle cose da fare. Per decenza, per non scavallare cioè nel solstizio d’inverno (quel 21 dicembre, giorno più corto di ogni anno a partire dal quale le giornate cominceranno a diventare sempre più lunghe fornendomi, quindi, anche il pretesto per ritardare, se non evitare, il cambio stagione), oggi ho preso eroicamente in mano la situazione e l’ho affrontato a brutto muso, lui e le sue esplosioni a scagliarsi contro di me e le mie considerazioni.

Le stagioni

In effetti nella galassia parallela del quasi concluso 2021 mi chiedo se questa tradizione di spostare gli abiti da uno scomparto all’altro del mio armadio sia ancora necessaria. In sostanza mi chiedo quale sia il meccanismo perverso che mi costringe a perdere un giorno della mia vita a rinvangare tra i vestiti, inseguendo sempre gli stessi pensieri e innervosendomi sempre allo stesso modo. La cosa mi appare abbastanza priva di senso se non che lo scomparto della stagione in corso sia quello più comodo. Ad ogni modo oggi ho considerato che ci sono voluti un po’ di anni ma alla fine la situazione sta cominciando a migliorare. Credo che seguendo questo trend, mi allineerò al minimalismo giapponese che mi aveva già da tempo affascinato. Nel frattempo mi ritengo soddisfatta di aver ricondotto le mie scarpe in un piccolo spazio che, sì lo so, non si chiama guarda scarpa … si chiama scarpiera. 🙈

il minimalismo giapponese – si liberano degli oggetti inutili per ritrovare il senso delle cose

Disegno di Stefania Mirra – Circus Planet

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