C’era che a volte, ritirandosi a casa alle luci dell’alba, respirava a pieni polmoni l’aria inquinata della città, con quell’odore sgradevole di zolfo che milioni di macchine ormai addormentate gli avevano scaricato tra le molecole di ossigeno. Assaporava fino in fondo quel sapore pungente come fosse stata aria pulita di montagna e si sentiva molto vivo, addirittura gioioso. Lì, dentro quei momenti, ritrovava l’amore per la vita.
Con quello stato d’animo, si sdraiava lentamente sul letto, mentre fuori dalla finestra le luci dei lampioni si fondevano con i primi raggi del sole. Poi, ai primi rumori assonnati della vita del resto del mondo, si addormentava, spossato dal peso di tutta quell’aria respirata.

Share:

3 thoughts on “Troppa aria respirata”

Leave a reply to Germana Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.