“Dalla terra fatale era germogliato l’albero sinistro. Da quella terra intrisa di tanti sudori, lacrime, sangue, da quella terra in cui erano state scavate tante fosse, tombe, caverne, insidie, da quella terra in cui erano imputriditi morti di ogni fatta, uccisi da tirranidi d’ogni sorta, da quella terra sovrastante tanti abissi e dove erano stati nascosti tanti misfatti, orrenda semenza, da quella terra profonda era sorta, il giorno stabilito, quella sconosciuta, quella vendicatrice, quella feroce macchina portagladio, e il Novantatre’ aveva detto all’antico mondo: “Eccomi qua” e la ghigliottina aveva il diritto di dire al mastio: ” Sono tua figlia.” E nello stesso tempo, il mastio, poiche’ queste cose fatali vivono di una vita oscura, si sentiva da essa ucciso.”

Victor Hugo – “Novantatre'”

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