Come ogni libro bello e letto non ricordavo nulla se non la sola sensazione delle pagine che mi erano entrate dentro, che avevano attraversato la vista e la mente e per loro mezzo si erano poi depositate nell’anima, con le loro lettere scomposte e accumulate come un tesoretto, una sopra all’altra. Le sentivo ancora dentro di me quelle lettere che erano state frasi, che erano state pagine, che erano state libro e che erano poi un uomo e le sue idee e i suoi sentimenti e le sue storie e le sue paure. Come un pappagallo verde su un ramo grigio d’inverno
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4 thoughts on “Le cose che restano dentro 🎤🎧”

  1. Come cinque matte col resto di una sedute su cinque poltrone rosse in un cinema quasi d’essai in una serata d’autunno mi pare

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