Penso continuamente alle mie scarpe, a quelle estive ma molto più a quelle invernali. Ai passi che, come un metronomo, mi sembra abbiano segnato il ritmo delle mie giornate veloci. Avanti e indietro tra luci, cuore, asfalti grigi e polmoni. Penso alla mia vita e ai passi. Svelti su strade larghe e assolate ma pure indecisi, su quelle lunghe e bagnate. Sento il ticchettio dei tacchi mentre con occhi semichiusi guardo di sbieco un sogno ricorrente. O forse solo corrente, dietro una realtà … ricorrente. Dove le mie scarpe sono la mia vita che, tutta lì, raggomitolata e piegata, si è riposta nelle punte. E a me sempre torna in mente il loro rumore sulla strada, tic tac…tacco punta, tic tac…punta tacco.

Share:

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.