Che si, va bene. Poi mi piace, sono contenta di fare, andare, vedere. Quando ci sono, ci sono. Non mi pento mica e mi sento anche piuttosto bene. Però se devo essere sincera io tra gli eventi e il divano preferisco pur sempre il divano. E’ sempre stato così e non è che poi uno crescendo ha qualche speranza di toglierseli da dosso i propri difetti. Poi lo capisco che ad essere impopolare e ignorante oggi come oggi non è mica semplice. Molto meglio seguire il sentire comune, essere dov’è il mondo e stare dalla parte della vita. Che poi ben venga la vita. Sopratutto se è quella dei libri. Così oggi anche io ci sono stata alla fiera del libro, alla nuvola di Fuksas. Con la sua fila per entrare, per andare al bagno, per prendere un caffè, per salire le scale mobili. Una gran bella fila di gente. Però bello vedere gli stand delle case editrici. Che fino a qualche tempo fa mica lo sapevo che ce ne fossero così tante. Chiaramente un mondo che mi ha sempre affascinato, anche se devo ammetterlo, un mondo che mi lascia sempre un pò con un senso disagio addosso. Come a non sapermi orientare. E quasi a dire, così vicino eppure così lontano. Poi io lo so che faccio tutto da sola. Sento faccio e disfaccio. Quasi a sentirmi in una nuvola. Tra la folla che mi incasina il pensiero, la vista sfocata e i miei sentimenti bizzarri.

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