La notte di San Lorenzo ero in campagna a guardare il cielo, aspettando di vedere qualche stella cadere. Il buio avvolgeva tutto, non faceva ne’ caldo ne’ freddo, il silenzio non disturbava. Nonostante il mio umore non fosse proprio dei migliori, devo dire che l’attimo in cui, forse per la prima volta in vita mia, ho visto una stella cadere, e’ stato un attimo perfetto. Uno di quelli in cui tutto si ferma, compreso il pensiero.  Poi chiaramente, essendo che un attimo dura appunto solo il tempo di un attimo,  tutto ha ripreso a girare. Il pensiero si e’ riattivato sulla considerazione banale di non aver espresso nemmeno uno straccio di desiderio, che diamine se me ne veniva in mente uno! Cosi’ ho riflettuto sulla precaria condizione della perfezione. Che dura una caduta di stella effettiva, che dipende dal caldo o dal freddo, dal buio e il silenzio. Da questa pace che e’ un buco lontano. Sperduto tra tutte le guerre che mi porto dentro e nel quale mi e’ cosi’ improbabile cadere.

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