E’ strana la vita. A volte possono bastare pochi cereali sparsi in una tazza di orzo nero per risvegliare un’emozione. Stamattina, in solitudine, riflettevo lentamente sul nulla. Pensieri sparsi, sensazioni vaghe, malessere fisico tipico del risveglio. Poi all’improvviso mi sono concentrata su quelle foglioline di cereali che come barchette ondeggiavano nella mia tazza di orzo e ho sentito una fitta al cuore, una di quelle che ti fa uscire le lacrime. Me ne rendo conto da sola di quanto la mia mente sia inquietante e inquieta. Anche se poi, magari, certe cose capitano a tutti anche se non tutti  si prendono la briga di trasformare in parole quello che vivono e sentono. Io invece, oltre a metterlo nero su bianco, me lo devo pure decifrare il mio strano modo di percepire la vita. Come se fosse poi semplice chiarirselo quel percorso che dalla mente ti arriva al cuore, passando per un ‘immagine o un odore. Forse tutto quello che ci ostiniamo a definire sensazione non è nient’altro che una manifestazione fisica, magari un semplice sbalzo ormonale. Questi strani esseri che regolano tutto il nostro equilibrio psico-fisico e che io mi immagino come piccole e simpatiche canaglie che se ne vanno in giro dentro il nostro corpo saltando come canguri e che, a seconda del punto che toccano, suscitano una gioia, una malinconia, un nervosismo, una tristezza.

Ma poi non è che conti così tanto il motivo di un’emozione. Perché, al netto di raziocini e ormoni vari, alla fine ciò che resta è quella frazione di secondo in cui ti sconquassi dentro.

 

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6 thoughts on “Cereali, emozioni e ormoni”

  1. La nostra vita, senza emozioni, che vita sarebbe! Hai visto, anche quei banali cereali nell’orzo ti hanno emozionato,ed è scattata la scintilla. Viva i canguri!… Anche quello che scrivi è bello ed emozionante. Ciao.

  2. … il fisico con le sue manifestazioni ed i suoi sbalzi, reclama emozioni…

    la mente con la tua testa le cerca…

    la scrittura con le tue parole le racconta…

    Qualcuno con curiosità le vive…

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