“mi trovai di colpo ad affrontare tutta intera l’infelicità della mia nuova condizione, finora non avevo ben capito che collegio significava stare senza mamma e senza la possibilità di cercarla e chiamarla nel momento del bisogno, ed ora trovandomi solo in un mondo cattivo mi misi a singhiozzare da disperato contro il muro della chiesa, e dopo un poco venne un prete a vedere cosa mai avessi da piangere ma intanto in quei pochi minuti che avevo pianto contro il muro della chiesa ero diventato grande, perché avevo conosciuto una quantità di sconforto che un bambino non è in grado di sopportare restando bambino.”

Giuseppe Berto – Il male oscuro

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