Oggi parliamo…
…🎤🎧 degli auspici fiorati intravisti dalle agende e i calendari del 2023 🌺 e di tenace e imperterrite pratiche di autodeterminazione 🧘‍♀️

Il rosso e lo scintillio natalizio si è amalgamato sufficientemente bene con le copertine fiorate delle agende del 2023. Il colorio sfavillante ha captato più di una volta la mia attenzione, dirigendo lo stato d’animo su posizioni tutto sommato ottimistiche. Probabilmente ci deve essere stato anche lo zampino dei tramonti fortemente rosati intravisti dalla mia finestra, tali per cui è stato parecchio difficile non sintonizzarsi su frequenze energetiche più allegrotte, pure per me che normalmente me ne resto ancorata con le unghie e con i denti alle mie sensazioni malinconiche, rivendicandole con una certa insistenza nell’indifferenza di una parte del mondo, tutta presa da altri, presunti migliori, pensieri. Il tema mi pare sia stato sufficientemente a galla, direi piuttosto a bagnomaria nella mia testa come il già più volte citato bucatino al sugo di mia nonna. Lei, per la quale la cucina era una questione di vita o di morte, i bucatini li metteva a insaporirsi nel sugo, già di per sè parecchio saporito, conditi con il parmigiano, appunto a bagnomaria, in attesa che noi nipoti affamati ci posizionassimo a tavola. Che dire…c’era da leccarsi letteralmente i baffi per la goduria. Come uno dei suoi bucatini, il tema nella mia testa sul quale ho meditato e rimeditato in questi giorni, è spuntato oggi, all’improvviso, tutto bello insaporito dopo aver stazionato nel bagnomaria delle mie meditazioni pre, durante e post natalizie. Come al solito l’istinto impellente di parlarne al resto del mondo si è delineato in modalità così estemporanea da non darmi nemmeno il tempo di preparami uno straccio minimo di discorso. Me ne sono quindi andata a ruota libera tra gli accidenti del mio percorso discorsivo, appunto, accidentato. Tra gli auspici fiorati del 2023 e il calendario di frate Indovino su cui mia madre, al 2 di gennaio, avrebbe scritto “compleanno di Alina”…😌 Come al solito ripongo troppa fiducia nella postuma versione scritta di presunto chiarimento del pensiero. Quella di questa sera mi pare pur essa sufficientemente allineata al marasma dialettico degli zoppicanti messaggi vocali che continuo imperterrita a generare sull’onda e la volontà di autodeterminarmi rispetto al resto del mondo, esercitandomi ad esistere, malgrado il resto del mondo.

2023
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