Io ne ho fatto un milione di viaggi Campobasso-Roma, Roma-Campobasso. Andata e ritorno, ritorno e andata. E da fuorisede, che fuorisede ci è un pò da tutta la vita, io ci sono rimasta incastrata in quei 230 km di distanza. Tra andare e tornare e poi di nuovo andare e ritornare, nel punto più o meno medio di quell’incastro, io mi fermo sempre, prima di ripartire: da quasi trent’anni a Isernia apro le valige chiuse a Roma. Le apro solo a metà, senza mai disfarle, che quando uno da trent’anni apre e chiude e prepara valige, un po’ gli passa la voglia … delle valige. Poi il viaggio riprende fino a Campobasso, fino cioè a quel duecentotrentesimo chilometro di distanza, lì dove le valige si appoggiano, si aprono, si incasinano ma, comunque, ancora non si disfano. Di questo aprire e chiudere e appoggiare valige, se ne parlerà con Vera Di Cristinzi e l’Associazione Promozione Donna in occasione della presentazione del mio libro “Io gennaio me lo immagino bello” il 27 aprile alle 17.30 presso la libreria Della Corte a Isernia
e a seguire, il 29 aprile alle 18.00 a Campobasso con la mia amata professoressa Mariagiulia Di Tullio, presso il Village Caffè Letterario dell’Istituto Pilla, con la gentile partecipazione della libreria Mondadori (quella che però, per noi campobassani, resterà sempre “La Scolastica”).
Ovviamente invitati tutti: isernini, campobassani, molisani, romani, italiani e stranieri. Invitato d’onore: Nicola di Gildone…
Un libro bello, scorrevole, intenso di emozioni e ricco di particolari che descrivono luoghi e persone in maniera cosi’ dettagliata che si ha la sensazione di essere li. Consiglio a tutti di leggerlo perche’ trasmette davvero tanto.