Due piedi in una scarpa…racchiusi in uno sguardo.

“Ci passò accanto, non si interruppe dal parlare con la sua compagna, e con l’angolo del suo occhio azzurro ci fece un piccolo cenno in certo modo interiore alla palpebra e che, non interessando i muscoli del viso, potè passare assolutamente inosservato alla sua interlocutrice; ma, cercando di compensare con l’intensità del sentimento il campo un poco angusto in cui ne circoscriveva l’espressione, in quell’angolo di turchino che ci era destinato fece scintillare tutto l’ardore della cordialità che oltrepassò la piacevolezza, rasentò la malizia, sottilizzò le delicatezze dell’amabilità fino agli ammicchi della connivenza, alle mezze parole, ai sottintesi, ai misteri della complicità; e finalmente esaltò le affermazioni d’amicizia fino alle proteste d’affetto, fino alla dichiarazione d’amore, illuminando allora per noi soli d’un languore segreto ed invisibile alla castellana, una pupilla innamorata in un volto di ghiaccio.”

“Alla ricerca del tempo perduto – La strada di Swann” Edizione Einaudi Traduzione di Natalia Ginzburg

 

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