Parlare troppo non serve a nient’altro che ad intrecciare fitti reticoli nei quali ci imprigioniamo da soli. Tutto è in balia di chissà quale cosa . E per cominciare bene la giornata, ci affidiamo alle stelle. Giove e il transito dei pianeti sono diventati argomenti di serie conversazioni.

Non ho speranze. Secondo qualcuno io coopero con il negativo. Affronto male anche un piatto di pasta. Ecco, mi sembra quasi di vedermi. Una strega che si imprigiona nei suoi stessi malefici. Vestita di nero, come un uccello del malaugurio a girare intrugli fumanti in un grande calderone. Giove e i suoi fratelli mi girano intorno sghignazzando felici. Un allegro girotondo mentre io non mi accorgo di niente.

Sono lì, con il mio calderone, ripiegata sulle spalle come quando mi sveglio al mattino e guardando fuori dalla finestra dico tra me “a che ora si sveglierà tutta questa gente per essere già così pimpante?”.

Dovrebbe esistere una sveglia magica, puntata ad un momento speciale. DRIIIN, da adesso sarà tutto diverso. Questa è l’ora della felicità. Salite tutti sul treno, andiamo a fare un giro.

Intanto, il modello di valutazione dei progetti di investimento, dalla pagina 705, mi spia, lanciandomi occhiate furtive nelle quali colgo un non so che di disapprovazione.

 

 

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2 thoughts on “Giove e dintorni”

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