Io sono il buio che nasconde, l’oscurità che ammanta, la comprensione che dorme. Io sono la luce che riflette, il chiarore che svela, l’intuito che scopre. Io sono la luna e custodisco l’inganno. Io sono la luna e rivelo il segreto.
Il senno del poi è dunque vicino. Ha comodamente dormito su sette cuscini mentre la saggezza, per non disturbare troppo il suo sonno, si è lamentata poco. Intermittente è giunto il suo disappunto sull’arte di far scoppiare fuochi d’artificio solo con le parole. Sembravano innocue, quelle illuminate dal chiarore modalità notte di luna del cellulare. Almeno fino a quando il dubbio di un segreto non ha fatto capolino dietro un minuto di ritardo e il vento del destino, tempo al tempo, ha voltato la pagina del libro. È bastato questo, e il corto circuito ha vuotato il sacco: non è mai stato amore quello dentro al cellulare ma solo un mucchietto di bellissime parole, riversate nel non tempo dell’altrove. Lì dove il pensiero ha volteggiato libero per un solo momento, trasportato dal profumo di un petalo bianco di gelsomino. La luna con il suo chiarore lo ha finalmente rivelato il segreto trattenuto. Questo e nient’altro è stato tutto, e la memoria, che se ne era restata chiusa da millenni nell’ambra di un bel ricordo, non avrebbe mai dovuto liberarsi per seguire la follia di un vanitoso desiderio…
Amore Tarocco – La Luna
Voce di Germano Bonaveri
Immagine di copertina IA